Confcooperative Federsolidarietà è impegnata nella promozione e nel consolidamento della cooperazione sociale e delle sue reti a livello europeo attraverso una serie articolata di azioni di rappresentanza. È membro di CECOP, CICOPA e Cooperatives Europe ed, inoltre, Giuseppe Guerini, ex presidente della Federazione, è componente per Confcooperative del Comitato Economico e Sociale Europeo (CESE).
Lavora, inoltre, per la promozione dell’economia sociale. In Europa sono già presenti molteplici fenomeni, più o meno elaborati e con più o meno marcate differenze tra gli Stati membri: sono attivi 2,8 milioni di soggetti dell'economia sociale che impiegano complessivamente 13,6 milioni di persone, pari al 6,3% del totale degli occupati in UE.
L’Europa promuove e sostiene l’imprenditoria e l’economia sociale riconoscendone la capacità di stimolare uno sviluppo economico sostenibile e di promuovere la partecipazione attiva dei cittadini nella società. L'iniziativa della Commissione sull’imprenditoria sociale del 2011 e le 11 azioni chiave previste sono un riconoscimento importante del ruolo assunto ed ha avuto un serie di ricadute concrete per le cooperative sociali ed i consorzi aderenti sul versante dei finanziamenti europei, del regime “deminimis”, degli appalti pubblici.
Recentemente, con la Raccomandazione del Consiglio sullo sviluppo delle condizioni quadro dell'economia sociale del 2023 gli Stati membri sono chiamati, anche collaborando con i portatori di interesse, a riconoscere e sostenere il valore aggiunto specifico dell’economia sociale e promuovere quadri strategici e normativi che favoriscano e sostengano l’economia sociale.
L’economia sociale, infatti, è lo strumento che a pieno titolo contribuisce a realizzare gli obiettivi del ‘Pilastro europeo dei diritti sociali’, documento che sancisce i principi per sostenere il mercato del lavoro e garantire sistemi sociali equi e ben funzionanti, generando rilevanti impatti sociali e ambientali positivi.
Soggetti quali le cooperative, le società mutualistiche, le associazioni, le fondazioni, le imprese sociali, che hanno come tratti comuni quelli del primato delle persone sul profitto, del reinvestimento della totalità o della maggioranza degli utili per perseguire le proprie finalità sociali o ambientali attraverso attività svolte nell’interesse dei loro membri/utenti o della società in generale, della governance democratica e o partecipativa, sono gli attori naturali di questa rivoluzione sociale europea.
L’Unione Europea riconosce, di fatto, quello che l’Italia ha riconosciuto nel 1991 con la legge n. 381: la capacità delle cooperative sociali di creare opportunità economiche che promuovano l’inclusione sociale e l’integrazione nel mercato del lavoro di gruppi di persone svantaggiate, di fornire assistenza e servizi alle persone fragili, dagli anziani alle persone con disabilità alle persone affette da dipendenza, di promuovere
Al piano d’azione europeo per l’economia sociale, che tocca punti quali la fiscalità, gli appalti pubblici, gli aiuti di stato, i finanziamenti e lo studio e le ricerche di settore al fine di massimizzare la conoscenza di questo particolare settore dell’economia, si affiancheranno i singoli piani d’azione degli stati membri. Confcooperative Federsolidarietà è una delle parti sociali invitata a lavorare sul documento, forte della sua esperienza pluritrentennale nel settore del welfare.
Di seguito alcuni principali documenti sul tema:
2010
Una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva
2011
Iniziativa per l’imprenditoria sociale. Costruire un ecosistema per promuovere le imprese sociali al centro dell’economia e dell’innovazione sociale
L’Atto per il mercato unico Dodici leve per stimolare la crescita e rafforzare la fiducia “Insieme per una nuova crescita”
2013
Parere del Comitato economico e sociale europeo sul tema “Per una dimensione sociale dell'Unione economica e monetaria europea” (parere esplorativo)
Investire nel settore sociale a favore della crescita e della coesione, in particolare attuando il Fondo sociale europeo nel periodo 2014-2020
Fondi europei per l’imprenditoria sociale
2014
Direttiva sull’aggiudicazione dei contratti di concessione
Direttiva sugli appalti pubblici
2017
Istituzione di un pilastro europeo dei diritti sociali
2019
Il Green Deal europeo
2020
Un nuovo piano d'azione per l'economia circolare Per un'Europa più pulita e più competitiva
2021
Piano d'azione sul pilastro europeo dei diritti sociali
Programma InvestEU
Fondo sociale europeo Plus (FSE+)
Fondo europeo di sviluppo regionale e al Fondo di coesione
Fondo per una transizione giusta
Creare un'economia al servizio delle persone: un piano d'azione per l'economia sociale
2022
Decisione del Consiglio relativa agli orientamenti per le politiche degli Stati membri a favore dell’occupazione
2023
Raccomandazione del Consiglio sullo sviluppo delle condizioni quadro dell'economia sociale