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APPROVATA LA RIFORMA DEL TERZO SETTORE

APPROVATA LA RIFORMA DEL TERZO SETTORE

Il Governo ha un anno per i decreti legislativi. Il commento di Giuseppe Guerini, presidente Federsolidarietà.

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Riforma Terzo settore «Bene le modifiche al testo, dal Governo una riforma migliore che speriamo apra una stagione d’innovazione sociale»

 

"Una legge importante e innovativa per molti aspetti, ma anche impegnativa  per il Governo, che ora dovrà esercitare questa delega sulla riforma del Terzo settore, dell’impresa sociale e del servizio civile universale, dando seguito alle attesa di una migliore e più trasparente regolamentazione". È il commento del presidente di Federsolidarietà-Confcooperative Giuseppe Guerini. 

 

"Ci auguriamo sia il preludio a una stagione d’innovazione sociale e istituzionale e rimaniamo in attesa dei decreti legislativi sperando che non deludano le aspettative – spiega Guerini –. Il nuovo testo accoglie le richieste avanzate dalle organizzazioni del Terzo settore, dalle cooperative sociali e dalle imprese sociali riguardo la modifica del Codice civile per la parte che riguarda associazioni e fondazioni, rimasta tale e quale da 74 anni: dal 1942; i cambiamenti alla disciplina dell’impresa sociale, che in 10 anni non ha dato i risultati auspicati, e infine la riforma del servizio civile, che potrà essere una leva importante per l’impegno dei giovani, anche stranieri".

 

"Le modifiche del codice civile sono il vero banco di prova per raggiungere quella distinzione tra soggetti e attività meritevoli dei benefici fiscali e delle tutele riconosciute alle attività di vera utilità sociale, da quelle che invece, pur dignitose e legittime, rispondono a obiettivi e interessi circoscritti – aggiunge –. Ci attendiamo anche passi avanti per aumentare il livello di trasparenza, la semplicità e l’efficacia dei controlli, la coerenza tra scopi statutari e modelli organizzativi delle varie forme in cui si articolano gli enti del Terzo settore e le strutture di supporto, tutela e servizio, non ultimi i CSV, ai quali la delega si propone di dare una nuova regolamentazione". 

 

"Importante inoltre la possibilità di assegnare alle organizzazioni di Terzo settore e alle imprese sociali immobili pubblici e beni culturali e ambientali inutilizzati. Una novità che permetterà di sviluppare il potenziale dei territori, specie quelli a vocazione turistica, e di valorizzare i beni abbandonati dal pubblico o confiscati alla criminalità organizzata" ha concluso Guerini.

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